Saremo bravi studenti rispetto a quanto il coronavirus ci ha
insegnato?
di Luigi Campanella

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Sunto: La pandemia da covid19 ha cambiato le nostre vite ma ci ha anche obbligato a rivedere alcuni riferimenti:la natura si riappropria di quanto le avevamo tolto,la tecnologia non è più solo un servizio,ma anche una necessità, alcuni valori,come la famiglia,l’amicizia, l’amore patrio hanno trovato ben altra considerazione. Anche sul piano scientifi co il covid19 ha indotto nuove ricerche e nuove teorie che torneranno preziose nel dopo e soprattutto ha sollevato il nodo dell’integrazione delle discipline scienfi che necessaria per accrescere la conoscenza ed evitare che i risultati siano solo informazioni.

Abstract: The covid19 has changed our lives but has also forced us to review some references: nature takes back what we had taken away from it, technology is no longer just a service, but also a necessity, some values, such as family, friendship, homeland love have found quite another consideration. Also on a scientifi c level, covid19 has led to new research and new theories that will come in handy in the aftermath and above all it has raised the knot of integration of the scienographic disciplines necessary to increase knowledge and prevent the results from being just information.rsivo)

Luigi Campanella è professore ordinario di Chimica Analitica e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali.Titolare di Chimica Agraria e poi di Chimica del Suolo, di Chimica del Restauro e di Chimica degli Alimenti presso l'Università degli Studi di Roma "Sapienza". È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell'Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche,della Chimica dei Beni Culturali. In particolare ha preparato, caratterizzato e applicato numerosi biosensori, basati su enzimi immobilizzati o su tessuti vegetali, per la determinazione di sostanze di interesse clinico, farmaceutico ed ambientale e
per la datazione di reperti archeologici cellulosici. Con queste ricerche è entrato a far parte del Gruppo di Ricerca CEE su "Biosensori". Ha anche studiato l'applicazione di metodi chimici e biologici alla degradazione e alla rimozione di inquinanti. È autore di 6 libri nei campi della Analisi Industriale e Applicata, della Chimica Analitica,della Chimica degli Alimenti,della Filosofia della Chimica,della Museologia Scientifica e della Chimica per l’Arte. Presidente della Divisione di Chimica Analitica della Società Chimica Italiana negli anni 1989-1990 e di quella di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali nel triennio 2004-2006. Vice presidente della Società Chimica Italiana dal 1990 al 1992. Presidente eletto della Società Chimica Italiana per il triennio 2008-2011. Presidente del MUSIS (Museo Multipolare della Scienza e dell'Informazione Scientifica) dal 1991 ad oggi.

ArteScienza Anno VII, N.13 giugno 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e Scienza, verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

Sunto. Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la uni-tarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era so-stanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposi-zione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.